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Da ottobre 2025. Una domenica al mese. Presto comunicheremo le date.
The Old Oak (in italiano La Vecchia Quercia) è l’ultimo pub rimasto nel villaggio di Durham, nel Nord Est dell’Inghilterra, località mineraria caduta in disgrazia dopo la chiusura delle miniere. Il pub è l’unico luogo di aggregazione e incontro per gli abitanti del paese la cui statica quotidianità viene stravolta dall’arrivo di un gruppo di rifugiati siriani.
Che succede ora a quella creatura? È la domanda che si pone un padre, Joseph, ai funerali del giovane figlio morto in un incidente aereo assieme al suo compagno.
Durante le Feste, le vacanze di natale del 1970, nel New England, all’accademia di Barton, liceo esclusivo per ricchi, gli studenti si preparano a raggiungere le famiglie. Ma il professore di Storia Paul Hunham resterà nel collegio insieme alla cuoca del college Mary, il bidello e pochissimi studenti. Tra questi c’è Angus Tully, un ragazzo intelligente e ribelle.
Dal fallimento alla realizzazione del sogno.
La favola di Wish ci trasporta in un mondo fantastico dove i sogni e i desideri possono diventare realtà. Ci invita a riflettere sull’importanza di contattare il nostro Sé per scoprire, o riscoprire, i nostri sogni più autentici e ad inseguirli come fa Asha, la protagonista del film.
E noi cosa facciamo per realizzare i nostri sogni?
“Decidete di trasformare il vostro cuore. [...] Quando siete nella tempesta, questo è il momento per decidere di darvi un cuore che ama al posto di un cuore che odia e che rifiuta e distrugge. Non è facile ma voi fate di tutto per rendere possibile l’impossibile.” (Antonio Mercurio)
- Vincenti, perdenti, Artisti della Vita-
L’atteggiamento dell’artista della propria vita e della vita dell’universo è quello di sviluppare la capacità di fondere gli opposti per creare nuove realtà, un atteggiamento che coltiva lungo l’arco di tutta la vita, utilizzando creativamente il dolore ed attingendo alla propria saggezza profonda. Il sogno di un artista è quello di creare Bellezza Seconda, un tipo di bellezza che ha un’immortalità superiore a quella delle singole opere d’arte.
"(...) Ci vorrà un cammino più lungo e una fede più tenace ma alla fine il miracolo si compirà e il sogno si realizzerà" (Antonio Mercurio)
Quante volte ci siamo detti, mi sento giù di tono! Solo se decidiamo di ascoltare l'amore per noi stessi, diventiamo capaci di individuare le "note stonate" con cui ci impediamo di vivere Armonia e Bellezza. Insieme al Sè possiamo creare "accordi sempre nuovi" e tornare a vivere ritmi e melodie della Vita nella nostra vita.
Non permetterò a nessuno di passeggiare nella mia mente con i piedi sporchi” (Mahatma Gandhi) ovvero come impedire ai sensi di colpa di distruggere i progetti del Sé.
Il senso di colpa che avvertiamo è spesso originato dall’ambiente esterno che ci colpevolizza al fine di ottenere da noi determinati comportamenti. Ne risulta una continua percezione di inadeguatezza e di mancanza.
Ma cosa significa essere colpevole? E che differenza c’è tra “colpa” e “senso di colpa”?
L’Antropologia Esistenziale di Antonio Mercurio ci dice che in fondo ad ogni senso di colpa c’è sempre una vera colpa, la colpa reale.
Il nostro obiettivo è di non rimanere in superficie ma di andare oltre al senso di colpa e affrontare con coraggio la colpa reale che stiamo mettendo in atto verso il nostro Sé, il nostro progetto di vita.
- La potenza della forza amorosa -
…solo così potremo vivere senza tenere separati l’odio e l’amore all’interno della
nostra vita, per poi accorgerci alla fine di essa, che quello che abbiamo costruito
con una mano, l’abbiamo distrutto con l’altra (A. Mercurio).
Tutto quello che vuoi è il racconto del viaggio che il protagonista compie per trovare il proprio progetto di vita, accompagnato dalla voce della saggezza.
E noi, siamo pronti ad attraversare il dolore e creare Bellezza?
-Il coraggio della Verità-
…e se la Verità è fredda
come il vento del Nord
proviamo a trasformarla
con la magia di una favola.
Encanto" è un film d'animazione che ci trasporta in un incantevole villaggio colombiano dove vive la famiglia Madrigal. Ogni membro di questa famiglia ha un dono magico, un talento, tranne la protagonista Mirabel.
Mentre il villaggio affronta una minaccia imminente, Mirabel scopre che la sua vera forza risiede nell'amore e nel darsi un progetto. Questo film emozionante ed empatico celebra l'accettazione di sé, la diversità e l'importanza di essere autentici.
“È Persona, totalmente realizzata come tale, colui che è capace di amare se stesso e gli altri” (A. Mercurio - Teoria della Persona).
“Ci sono sogni che si avverano. E poi ci sono sogni che non hai neanche il coraggio di sognare perché hai paura che non si potranno mai avverare”.
"L'ignoranza è una benedizione ma affinché la benedizione sia reale, l'ignoranza deve essere così profonda da non sospettare neppure di se stessa” E. Allan Poe
“... trasformare l’Essere in Amore, questo porta alla gioia, questo è lo scopo che la vita assegna all’uomo, questa è la meta che fa dell’uomo una persona compiuta” A. Mercurio
...dal caos alla rinascita esistenziale.
Il treno per Darjeeling è un film del 2007 diretto da Wes Anderson. Ha vinto il Leoncino d’oro alla 64a Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia.
L'uomo che voleva volare
Persona è colui che è un fine per se stesso, capace di amarsi, di amare e di essere amato, capace di libertà e di decisione.
"Il Se' è per l'uomo quello che il sole è per la terra: energia luminosa, termica, cinetica, che equivale a dire Amore, Verità, Libertà, Decisionalità” (A.Mercurio, La Sophia-Analisi e il Principio della Gioia, ed. Sophia University of Rome, 2011)
Il coraggio di appartenere a se stessi.
...dall’amore che nasce come bisogno, all’amore come libera scelta.
“Quando siete nella tempesta, questo è il momento per decidere di darvi un cuore che ama al posto di un cuore che odia e che rifiuta e distrugge” (Regola VIII della Navigazione Notturna degli Ulissidi - A. Mercurio)
cinematerapia, ovvero... Sophia-art ... ovvero...allenarsi a fare della propria vita un'opera d'arte
Da venti anni Microcosmo sperimenta la critica Sophiartistica di un film. (CINEMATERAPIA)
Si tratta......di considerare un film come fatto da tante tessere di mosaico e convincersi che nessuna di queste tessere è stata messa lì a caso: ognuna è indispensabile per poter capire la figura d’insieme.Ma ogni tessera ha due facce, una manifesta e una latente.Quella manifesta serve per raccontare una storia e quella latente serve per imprimere a questa storia un significato particolare, quello che il regista vuole condensare nella sua opera, per parlare del modo come lui vede la vita e come vede i suoi problemi, siano essi sociali, storici o esistenziali.
Una chiave di lettura è una chiave per aprire il forziere delle immagini. E’ un modo di tagliare un film come si taglia una pietra preziosa e darle quelle sfaccettature che essa conteneva ma non erano visibili....
...Nel fare questo lavoro ho seguito questo principio: essere fedele al regista ed essere fedele a me stesso. L’essere fedele al regista mi permette di entrare nel suo mondo e di guardare il mondo e la vita con i suoi occhi. L’essere fedele a me stesso mi permette di dialogare con il regista, essendo io il suo interlocutore e il destinatario privilegiato della sua comunicazione. Dialogando con il regista, dialogo anche con me stesso, e gli interrogativi che lui si pone sono gli interrogativi che io mi pongo; le soluzioni e le risposte che lui mi offre le confronto con le risposte e le soluzioni che io già posseggo e poi ne faccio un confronto. E’ qui che avviene una sorta di fecondazione spirituale, tra quello che è il mio mondo e il mondo dell’artista che ha fatto il film.
Io posso aprirmi e dialogare con lui e dialogando con lui, interpellare le mie parti profonde, scontrarmi con gli schemi mentali acquisiti e decidere se voglio cambiarli o meno, se voglio cambiarmi oppure no. Questa fusione è un opera d’arte e quindi non soltanto il regista è un artista, ma anch’io sono un artista, divento artista nel momento in cui do inizio alla fusione di due mondi diversi e sconosciuti fra loro. Il metodo sophiartistico si concentra essenzialmente sulla capacità di un film di offrire processi trasformativi che creano nuova verità e nuova bellezza e sulla capacità che questi processi hanno di trasferirsi dalla vita di un film alla vita degli spettatori. Il processo trasformativo, che è sintesi di uguali e sintesi di opposti, crea bellezza e la bellezza è un campo di energia permanente che genera nuovi processi trasformativi, senza esaurisi mai. (A. Mercurio - “ La vita come opera d’arte e la vita come dono spiegata in 41 film” ed. S.U.R. 1995)
Questa particolare chiave di lettura rimanda ad una disciplina nata e sviluppatasi nell'ambito della Sophia University of Rome, la Sophia-Art o Cinematerapia (www.sur.it).
PROIEZIONE E DIBATTITO IN CHIAVE SOPHIARTISTICA
Domenica 1 dicembre ore 16/19
"THE WIFE" di Björn Runge
Per il ciclo proiezioni e dibattito in chiave sophiartistica, domenica lavoreremo insieme sul film The wife - vivere nell'ombra:
Joe e Joan, marito e moglie, ricevono una telefonata dalla Svezia: Joe, affermato scrittore, ha vinto il Premio Nobel per la letteratura. Questo evento rompe l'idillio, del tutto apparente, che la coppia ha mantenuto per quarant'anni di matrimonio, svelandone i compromessi, gli inganni e il rancore covato per una vita.
Argomento del dibattito: vivere nell'ombra
Parlando con il biografo del marito Joan dice: "non mi dipinga come una vittima, io sono molto più interessante". Joan ha rinunciato al suo talento in favore della carriera del marito, vivendo nell'ombra.
Cosa agiamo "nell' ombra"?
Assumere la posizione di vittima degli eventi è una modalità molto comune, perchè deresposabilizza se stessi dalla complicità, più o meno conscia, con ciò che ci accade.
Conduce il dibattito la dr.ssa Francesca Brabanti, psicologa psicoterapeuta.
Al dibattito seguirà aperitivo.
È gradita la prenotazione.
Contributo: 8 euro.
Per info: msg sulla pg facebook oppure 3471271871/54
PROIEZIONE E DIBATTITO IN CHIAVE SOPHIARTISTICA
Domenica 3 novembre alle ore 16
"Il matrimonio che vorrei" di David Frankel
Un uomo e una donna maturi, un matrimonio che con il passare del tempo è diventato soltanto un’abitudine, uno spazio distante e grigio dove non si dialoga più, dove tutto è scontato, dove non si condividono i pensieri e le emozioni, un rapporto logoro che crea solo insoddisfazione e infelicità. E' possibile trasformare questa realtà anaffettiva e mortificante in una realtà ricca e rinnovata, è possibile ritrovarsi come Persone e come Coppia? E' una strada in salita da percorrere, ci sono muri costruiti nel tempo che devono essere distrutti, vecchi rancori da superare e l’orgoglio da abbattere. Solo l’amore per Se stessi, per l’Altro e per la Vita può dare la forza necessaria ad acquisire la consapevolezza dei propri errori e dei propri limiti, e soprattutto ci vuole il Coraggio e Umiltà di mettersi profondamente in gioco. Con queste carte vincenti il progetto di coppia può ritrovare la sua ragione di essere e di rinnovarsi e splendere ad ogni età della vita.
tema del dibattito: la fatica e la bellezza di mettersi in gioco nella coppia
Conduce: dr.ssa Anna Agresti, psicoterapeuta
Al dibattito seguirà aperitivo, contributo: 8 euro
Gradita la prenotazione.
Per info: msg sulla pagina fb oppure 347/1271854-71
PROIEZIONI E DIBATTITI IN CHIAVE SOPHIARTISTICA
Domenica 13 ottobre alle ore 16
"La bicicletta verde" di Haifaa Al-Mansour
Con il film La bicicletta verde riparte il ciclo di incontri proiezioni e dibattito in chiave sophiartistica di quest'anno.
Wadjda vive nella periferia di Riyadh, la capitale saudita. Nonostante viva in un mondo tradizionalista è una bambina intraprendente, decisa a superare i limiti della sua cultura. Dopo una lite con l’amico Abdullah, un ragazzino del quartiere con cui non ha il permesso di giocare, Wadjda mette gli occhi su una bicicletta verde, in vendita nel negozio vicino casa. Wadjda desidera averla a tutti i costi e poter battere l’amico Abdullah in una gara su due ruote e per realizzare il suo sogno adopera tutta la creatività di cui dispone.
Tema del dibattito: il potere creativo del femminile.
Il dibattito è condotto con il metodo sophiartistico di A. Mercurio. La sophia-art (saggezza dell’arte) è un utile strumento e stimolo per indagare su noi stessi e sui meccanismi che muovono le fila della nostra esistenza.
conduce il dibattito la dr.ssa Francesca Brabanti, psicologa,psicoterapeuta
Contributo: 8 euro , al dibattito seguirà aperitivo
E’ gradita la prenotazione al 3471271871/54
vi aspettiamo!
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