MA L'ANIMA, E' IMMORTALE?

Ogni fiocco di neve si scioglie sotto i raggi del sole e ridiventa acqua.

L'acqua ritorna nel ciclo continuo della materia che diventa energia e dell'energia che si condensa in materia.

L'acqua rientra nel ciclo della materia senza dover fare fatica alcuna.

 Ma se qualcuno fotografa un cristallo di neve, prima che la neve si sciolga, quel cristallo vive di vita propria su un supporto di celluloide o su un supporto digitale.

Ma questo non accade senza che qualcuno si affatichi per predisporre tutto ciò che è necessario per fotografare un cristallo di neve.

Riuscite a immaginare quanta fatica ci vuole per isolare un cristallo di neve dal suo fiocco e poi fotografarlo?

 Ogni cristallo di neve è fatto di materia e di energia. La materia è l'acqua. L'energia è la forma del cristallo; ed è la forma che ha creato quel cristallo. Ogni corpo umano che diventa cadavere si dissolve e rientra nel ciclo della vita biologica, senza dover fare fatica alcuna. Ma un essere umano non è composto di solo corpo. Nel corpo, c'è una materia fatta di atomi e un'energia fatta di zuccheri. Questa materia e questa energia sono quelle che, alla morte, si dissolvono nel ciclo biologico.

E poi c'è un'energia particolare che è la forma dell'Io che inerisce a ogni singolo corpo e che è la forma che ha creato quel dato Io e quel dato corpo.

Qui le religioni si sbizzarriscono per dire, ognuna a modo loro, di che cosa è fatta questa forma e se questa forma è effimera o è immortale. Le religioni che dicono che la forma è immortale e che si chiama anima, sono quelle che sinora hanno avuto più successo nella storia.

Fa sempre piacere sapere di avere un'anima immortale, sia che venga destinata al paradiso sia che venga destinata all'inferno, perché questo vuol dire che, una volta nato, io non morirò mai.

 Secondo la Cosmoart, la forma conviene chiamarla Io e l'Io è effimero o immortale, a seconda che l'Io accetti o meno di faticare, insieme ad un Sé Corale, per darsi un'anima che sia immortale.

 Alla nascita l'Io è dotato di un'anima che è mortale (anima vegetativa, anima sensitiva, anima razionale) ma è anche dotato di una energia creativa con la quale può, giorno dopo giorno, trasformare la sua anima mortale in un'anima immortale; un'anima la cui essenza è fatta di bellezza prima trasformata in bellezza seconda, una bellezza che non muore mai. Siamo come pittori che  Ci riceviamo tutti una tela e questa tela, di per sé, è banale ed è mortale. Ci sono pittori che sanno trasformare questa tela in un'opera d'arte immortale (e nessuno più pensa alla tela che sta sotto i dipinto) e ci sono pittori che non sanno dipingere e, invece di dipingere, riescono solo a sporcare la tela e, logicamente, essa non diventerà mai immortale.

Quella tela che doveva servire per creare bellezza è diventata un lenzuolo che avvolgerà un cadavere (...)

 Quando muoio Io?

Se Io, insieme a un Sé corale creo bellezza seconda, non morirò mai e, se non ne creo nessuna, il mio Io si dissolverà insieme con il mio corpo.

E' triste ma è così. Non tutti gli ovuli né tutti gli spermatozoi che sono creati in natura concorrono a creare una vita e non tutte le vite che sono create si sviluppano fino a raggiungere la maturità e la pienezza.

Bisogna darsi da fare. Per questo ci è stata data la vita, per questo ci è stato dato il dolore, per questo ci è stato dato il sapere, la creatività, la saggezza e l'arte.

Nel caso in cui l'Io muoia insieme con il corpo non muore però la causalità che è stata creata da una esistenza umana inserita nella vastità della causalità circolare che muove questo universo (e ne fa la sua storia). Una vita dunque, con tutto ciò che ha creato e che ha distrutto, conserva sempre un suo significato anche se resta circoscritto solo allo spaziotempo di questo universo. Ma noi vogliamo di più. Vogliamo l'immortalità dell'Io e l'immortalità dell'Io si crea soltanto con la bellezza seconda.

(Antonio Mercurio, Teoremi e assiomi della cosmoart, ed. Sur, 2004)